Tuesday, January 20, 2009

tratto da adusbef sui derivati e i debiti degli enti locali http://www.adusbef.veneto.it/derivati-retata-banchieri.html

Anche l’affermazione del Governo del 24 ottobre 2007,secondo il quale il debito degli enti locali nei confronti delle banche e delle finanziarie italiane ammontano complessivamente a 39.047 milioni,dei quali 1.055 milioni realizzati tramite strumenti finanziari (2,7% del totale),con debiti di cassa per 36.753 milioni di euro; debiti di firma (come le fideiussioni) per 1.239 milioni di euro; derivati finanziari per 1.055 milioni,sono sottostimati e pari ad oneri molto superiori, forse del doppio contando le banche estere.

Ha ragione la Corte dei Conti quando afferma che:” nel 2006 sono state privilegiate le operazioni con "collar" (opzioni che fissato un tetto minimo e un tetto massimo): soglie «con l'effetto di rendere estremamente stretto il corridoio riservato al vantaggio contrattuale dell'ente». «Sia le rimodulazioni sia i nuovi contratti scontano strutture... a condizioni contrattuali fortemente a rischio se non già in perdita». I vantaggi per gli enti sono nei primi 2-3 anni ma successivamente «le condizioni evolvono con forte probabilità di perdita per l'ente». Lo "smontaggio" dei derivati aumenta la complessità con aggravi negli anni successivi che rischiano di divenire «insostenibili», affermano i magistrati contabili.

Gli strumenti derivati fuori bilancio emessi a go-go dalle grandi banche di affari con mere finalità speculative, con la complicità di banche centrali ed autorità monetarie,che hanno superato 600.000 miliardi di dollari contro un Pil mondiale di 40.000 miliardi di dollari, se non regolamentati con urgenza rischiano di mettere un cappio al collo alla sovranità delle nazioni e dei cittadini.
E’ condivisibile il blocco di un anno dei derivati agli enti locali proposto dal ministro dell’ Economia Tremonti, ma su tale delicata materia,che vede la reticenza delle banche interessate con la finalità di fare cassa sulla pelle delle imprese e degli enti locali e delle autorità vigilanti,che non hanno messo in cantiere nessun credibile strumento di prevenzione, occorre un monitoraggio più attento ed indipendente di quello fornito finora.

http://www.adusbef.veneto.it/derivati-retata-banchieri.html