Sunday, April 23, 2006

Biglietto di sola Andata

Mia nonna era malata, ora non più.
Le era stata diagnosticato un tumore al pancreas. Per questo tipo di tumore più che di una diagnosi si deve parlare di sentenza di morte.
L'hanno scoperto 40 giorni fa. Ma a lei non è stato detto (e per fortuna!).
Da quando ne sono venuto a conoscenza non avevo il coraggio di guardarla negli occhi...Lei, il famoso dead man walking.
Ti senti quasi in colpa per il male che ha...ti senti in colpa di essere sano...ti senti in colpa per i sacrifici che ha fatto, una vita a sacrificare per permettere ai figli (e ai nipoti) una vita migliore.
In colpa per mangiare i frutti del suo lavoro....ma felice per il paradiso che l'attende, che si è conquistata lottando.
Ieri sera è morta tra le mie mani, eravamo soli, io e lei; l'angelo della morte ha attraversato il mio corpo senza che potessi fermarlo.
In stanza ho sentito Dio, non eravamo soli.
E' strano come trattiamo le persone quando le vediamo sane ed eterne, ed è altrettanto strano come le trattiamo quando sappiamo che stanno per morire a breve.
Di fronte all'eternità la vita mortale è un battito d'ali; per questo dovremmo trattarci tutti come se stessimo per morire.
Ero da solo con lei ieri sera, la stavo accarezzando, combattendo contro il mio essere "istrice" che mi rende difficile il contatto fisico con le altre persone.
La stavo accarezzando lo stesso, tranquillizzandola.
Il nonno finalmente la terrà vicina.
Entrambi hanno vissuto l'uno per l'altra ed entrambi per i figli.
La famiglia era tutto, niente bar, niente osterie, nessuna spesa per distrarsi, tanto lavoro e tanto amore.
Da tre giorni era in ospedale, non riusciva a parlare, ma non ce n'era bisogno.
Adesso non sprecherò la sua fatica e il suo dolore.
A presto nonna.

7 comments:

Anonymous said...

La nonna ti amava infinitamente, ti ama ancora e lo farà per sempre da lassù... Come tu hai amato e continuerai ad amare lei...
So cos'hai provato; ricordo il senso di impotenza, lo smarrimento, la paura.
Hai fatto una cosa importante per lei: le sei stato vicino, le hai stretto la mano, le hai fatto sentire la tua presenza anche in quel momento e sono sicura che la nonna sarà sempre con te, al tuo fianco, veglierà su di te accompagnandoti ovunque, non ti lascerà mai solo.
In questo momento la sofferenza è troppa, non ci sono parole che la possano alleviare, ma col passare del tempo sarà proprio la nonna che da lassù ti darà la forza per affrontare un giorno dopo l'altro. E ogni volta che ti accadrà qualcosa di bello o di brutto le rivolgerai un pensiero e condividerai con lei quel momento.
Non aver paura.
Un abbraccio forte...
Angela

Anonymous said...

non l'ho conosciuta la tua amata nonna,ma sto conoscendo te e so che parte del tuo essere,la tua dolcezza infinita,il tuo essere tanto diverso dagli altri,l'hai ereditato proprio da lei...vorrei essere li' con te...no,IO SONO LI' CON TE...e lei,la tua nonna adorata,e' gia' rinata...
B.

Anonymous said...

Mi dispaciente...

Kat, la tua amica di Gli Stati Uniti...

Anonymous said...

Ciao Marco,

ti sono vicina con tutto il mio affetto. hai vissuto un momento difficile ma, credo, l'hai vissuto nel modo migliore possibile. Lei ti è grata, sono sicura, e continuerà a volerti bene, solo in maniera un po' più misteriosa per noi.
Il nove novembre dell'anno scorso ero sola con mio nonno, anche lui oramai senza parole, con un peso insopportabile di sofferenza, e non sapevo che fare se non aiutarlo con le mie parole a respirare ancora una volta, a vivere ancora un istante. Ma anche lui, in quel momento, se ne è andato nel silenzio, in un ultimo sguardo rivolto a me che non potevo fare altro che vederlo partire, per un luogo che era appena al di là dei suoi occhi, così vicino a me eppure lontanissimo. Ora sta bene, lo so. Anche la tua nonna sta bene, oltre ogni nostra immaginazione.
Ti abbraccio smisuratamente,
Ilaria

Anonymous said...

Ciao Marco,
in questi momenti non ci sono parole, non si riesce a trovare parole adatte a riflettere le emozioni che si vivono, che molti di noi nel proprio intimo hanno conosciuto e che ora stai vivendo tu. Nella mia esperienza il dolore ha generato come una sorta di
“ narcosi ” che mi ha permesso per un po’ di tempo di tirare avanti senza capire, senza voler capire e ammettere, il come,
il perché, e nemmeno il cosa, fosse accaduto veramente.
Come se fosse stato più facile andare avanti per inerzia…
ma poi è arrivato il momento della consapevolezza, della presa di coscienza del viaggio senza ritorno che mio padre e mia madre avevano incominciato. Ancora oggi, a distanza di anni, mi tocca molto profondamente riflettere con te su queste esperienze che lasciano allo scoperto ogni nervatura, ogni punto sensibile del proprio essere; come dicevi tu sembra quasi che “l’angelo della morte abbia attraversato il mio corpo senza che potessi fare nulla” in realtà questa immagine rispecchia benissimo il senso di impotenza di fronte alla fine del cammino terreno.
Questo senso di smarrimento, è tanto più forte, penso, per noi di questa generazione, cresciuta in una immensità di potenzialità offerte dalla tecnologia dalle migliori condizioni economiche, da benessere e sicurezza offerteci dalle precedenti generazioni.
Le persone più anziane conoscono invece molto bene la precarietà di questa dimensione terrena, non per questo rifuggono dal vivere la vita, anzi la vivono con minori mistificazioni, senza false illusioni e anche le scelte più impegnative appaiono ai loro occhi “naturali” perché sanno che il tempo di questo viaggio è limitato e che non si posso sprecare le opportunità che la vita ci offre.
La vita ci riconsegna prepotente proprio in questi momenti di dolore una verità molto semplice: siamo in questo mondo, di passaggio e questa vita ci è stata concessa in dono.
Un dono molto prezioso che non dobbiamo sprecare.
I nostri nonni, tua nonna, i miei genitori, che avevano quasi il ruolo di nonni per me vista la differenza di età, ci lasciano in eredità con il loro amore anche questa saggezza fatta di piccole cose: di semplici gesti quotidiani, di senso di responsabilità, di lealtà, di rispetto, di generosità…
Noi abbiamo avuto tanto che nemmeno ce ne accorgiamo e…
alle volte sprechiamo il tempo, le risorse… Loro ci insegnano a valorizzare tutto questo e da lassù continuano ad amarci e ad aiutarci a trovare la via migliore nei momenti di difficoltà.
In un soffio di vento, in un canto d’usignolo, in un sorriso di un bimbo… potrai continuare a vivere l’amore che tua nonna ti dona,
a percepirne la sua forza, sempre.
UN ABBRACCIO
MARY

Anonymous said...

Ciao Marco,
mi trovo sempre in immenso imbarazzo in queste occasioni... mi mancano le parole, le parole di cordoglio che mai vorrei dare perchè per me gli affetti terreni dovrebbero essere eterni, eternamente terreni e mai lasciarci soli in un mondo sempre più difficile. Mi dispiace immensamente per tua nonna, ma son contenta perchè sei riuscito ad andarla a trovare, sei riuscito a guardarla negli occhi, sei riuscito a prenderle la mano e starle vicino. Mi ricordo che ti premeva tanto questa cosa, ma avevi delle grosse titubanze, per fortuna superate. Lei se n'è andata con il tuo sorriso ed il tuo amore nel cuore, lei se n'è andata portandoti con lei nel suo cuore. Anche se lei fisicamente non sarà lì con te sappi che ci sarà sempre vicino a te, ci sarà perchè tu lo vorrai e se anche non lo vorrai lei veglierà sempre su di te. Ne sono sicura.
Un abbraccio. Monica

Anonymous said...

Tua nonna è fortunata, a lasciato questo mondo perchè l'amavano tutti... Io credo che si lasci questo mondo o perchè ti amano tutti o perchè ti odiano tutti. Tua nonna deve essere stata davvero una persona incredibile, io ho la mia che è cosi incredibile... Lei mi ha cresciuto... E non riesco nemmeno ad immaginare a vederla soffrire, dopo tutte le fatiche che ha dovuto sopportare...
Scusami,

Ciao
joker